È un disturbo che si manifesta in età infantile con la difficoltà nella gestione dei movimenti comunemente utilizzati nelle attività della vita quotidiana come vestirsi, svestirsi, allacciarsi le scarpe, goffaggine nei movimenti...
È presente dalle prime fasi di sviluppo e non dipende da deficit neurosensoriali e neuromotori; il livello cognitivo è nella norma.
Un bambino disprassico, anche quando ha imparato a eseguire determinate azioni, necessita di tempi più lunghi e manifesta lentezza esecutiva sia in attività della vita quotidiana sia nelle attività scolastiche. Può presentare un ritardo nell'organizzazione del gioco e del disegno, con difficoltà in compiti visuo-spaziali e deficit costruttivi (per esempio cercare un oggetto, orientarsi, difficoltà nel riconoscimento di figure e nell’incolonnare...)
Quando la disprassia interessa il portale visivo si parla di disprassia visiva.
Alcuni sintomi possono essere l’incapacità di fissare in modo prolungato un oggetto fermo o in movimento con perdite di fissazione, posizioni compensatorie del capo nel tentativo di fissare meglio, sguardo sfuggente... L'approccio multidisciplinare mirato è la soluzione più efficace per affrontare in modo serio questa malattia, con interventi personalizzati a supporto dei piccoli pazienti.
In collaborazione con il centro nazionale di riferimento per la disprassia, Vicardial AIDEE (Milano), e presso altri centri in Lombardia, eseguo trattamenti di supporto per affrontare e sostenere la disprassia visiva dell’età evolutiva.